Con l’ARM Elbrus-401 Mosca vuole dipendere sempre meno dalle tecnologie occidentali. Non è veloce, ma è autarchico. E costa 3400 euro
di Vincenzo Scagliarini
Il microprocessore Elbrus-4C è stato progettato e prodotto nella capitale russa dalla Mcst. Si tratta di un quad-core con 986 milioni di transistor e viaggia a 800 mhz. Insomma non è in grado di competere con gli altri pc. E neppure con Chip, l'appena nato microcomputer da 9 dollari, che ha una frequenza di 1 ghz. Non sarà all’avanguardia neppure nel sistema operativo: monterà infatti il vecchio e non più supportato Windows XP.
Verso il supercomputer russo
Eppure testimonia i progressi fatti dalla Russia in campo tecnologico. Al mondo ci sono solo tre aziende in grado di produrre processori per pc compatibili con Windows. Sono Intel, Amd e la taiwanese Via. Mentre le cpu cinesi Loongson possono far girare solo alcune distribuzioni di Linux. Mcst è una nuova entrata: è anni indietro sui concorrenti ma è partita dal nulla ed è stata in grado di produrre un computer funzionante in pochi anni
. Ma non basta: la Russia ha un obiettivo più ambizioso: costruire un suo supercomputer entro il 2020. Anche se non si sa verranno utilizzati gli Elbrus.
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