sabato 20 giugno 2015

Fuga dalle banche: i greci ritirano oltre due miliardi in due giorni

In cinque giorni 4,2 miliardi di prelievi per timore dell’accordo con i creditori. Tsipras ottimista ma il presidente della Commissione dell’Unione non esclude il Grexit: «Niente conigli dal cilindro». Vertice con Putin: «Non so è discusso di aiuti finanziari»

A tre giorni dall’Eurosummit straordinario di lunedì prossimo, e nonostante l’ottimismo del premier greco Tsipras, i greci hanno ritirato oltre 1 miliardo di euro dalle banche soltanto nella giornata di giovedì, e ulteriori 1200 milioni venerdì, secondo quanto riferito all’agenzia Reuters da tre diverse fonti bancarie, mentre il ritmo della fuga dei depositi accelera: «E lunedì sarà più o meno così», confermano le fonti. Tra lunedì e venerdì i prelievi sono arrivati quasi a quota 4,2 miliardi di euro, ovvero oltre il 2,2% dei depositi di famiglie e imprese in mano alle banche greche alla fine di aprile. «Non ci sono file né panico, si tratta di un movimento di fuga dei depositi calmo e graduale», ha spiegato una della fonti. «È un fenomeno legato ai timori sul raggiungimento di un accordo tra Atene e i creditori». La banca centrale greca non ha commentato.

Il premier greco, che è fiducioso nell’esito del vertice di lunedì, cerca di rasserenare il clima: «La famosa Grexit non può essere un’opzione, né per i greci né per l’Unione europea. Sarebbe un processo irreversibile, sarebbe la fine della Zona Euro, significherebbe il fallimento dell’idea europea», dichiara il primo ministro greco Alexis Tsipras in un’intervista a un quotidiano austriaco
. Il programma di austerità imposto da Ue e Fmi che ha comportato sacrifici per la popolazione «non ha reso la Grecia più competitiva e il debito dello Stato non si è ridotto. Va tutto rivisto», sottolinea Tsipras.

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