domenica 14 giugno 2015

New York Times: «Usa pronti a dispiegare mezzi pesanti nel Baltico»

L'obiettivo: scoraggiare una possibile aggressione da parte della Russia. Fino a cinquemila soldati americani schierati nell'operazione


Il Pentagono sarebbe pronto a dispiegare mezzi pesanti in diversi Paesi alleati dell'est europeo e del Baltico per scoraggiare e impedire una possibile aggressione della Russia. Lo riporta il New York Times citando fonti americane e alleate che parlano di uno sforzo che coinvolgerà fino a 5 mila soldati Usa. Se la proposta fosse approvata, spiega il quotidiano, si tratterebbe della prima volta dalla Guerra Fredda che Washington insedia forze militari nei nuovi stati membri della Nato, un tempo parte della sfera sovietica. A spingere i nuovi piani della Nato sarebbe stato l'allarme scatenato dall'annessione da parte della Russia della Crimea e la guerra in Ucraina.

Questo spiegamento di forze rappresenterebbe solo un primo passo di una serie di mosse che gli Stati Uniti e la Nato sarebbero pronti a mettere in atto per mandare un chiaro messaggio al presidente della Russia, Vladimir Putin,
per dimostrare di essere pronti a difendere i propri alleati anche ai confini più vicini alla Russia. Dopo l'espansione della Nato nei Paesi Baltici nel 2004, invece, gli Stati Uniti e i suoi alleati avevano evitato di far stazionare truppe o mezzi all'Est, cercando piuttosto di trovare forme di alleanza con la Russia. Lo spiegamento programmato è irrisorio rispetto a quello che la Russia potrebbe esibire contro le nazioni della Nato ai suoi confini, ma sarebbe un segnale, un deterrente, non indifferente.


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