mercoledì 19 agosto 2015

Atlanta: terrazza biologica sfama ogni giorno più di 400 senzatetto

Chi l'ha detto che cibo biologico e a km zero è appannaggio solo di radical chic con molto tempo ( e denaro) da spendere? Ad Atlanta https://www.facebook.com/atlantataskforceforhomeless un gruppo di senzatetto ha dato un calcio ai cliché realizzando un orto grande quanto il terrazzo della dimora che li ospita: un vero e proprio "giardino" pensile di quasi 9mila metri quadrati che produce carote, lattuga, cavoli, frutta e ortaggi in grado di sfamare in modo sano e nutriente l'intera comunità, che conta più di quattrocento persone.



L'intento di "Metro Atlanta Task Force For The Homeless" http://atlantataskforceforhomeless.org/roof-top-garden-watch-us-grow/ , l'associazione che porta avanti il progetto, è quello di garantire un'alimentazione corretta e genuina anche ai meno fortunati d'America, solitamente costretti a nutrirsi di snack e fast food di infima qualità ma a basso costo che riempiono in fretta lo stomaco, ma a lungo andare hanno effetti negativi sulla salute.

Sorta nel 2009 a metà strada tra il centro città e il quartiere degli affari, in quest'oasi verde lavorano, accanto agli homeless, alcuni volontari del Centro per l'Agricoltura Urbana http://trulylivingwell.com/about-us/missionvision/ che, oltre a promuovere la filiera corta del cibo, dal produttore al consumatore, insegnano ai senza tetto le tecnologie per un'agricoltura sostenibile.
"Abilità che potranno sfruttare in futuro per trovare un lavoro nel settore agricolo o nel marketing" riferisce Carl Hartrampf, uno dei capi del progetto, tanto più che le competenze acquisite vengono certificate da un attestato. Le 80 aiuole che popolano il terrazzo garantiscono quotidianamente un pasto completo a base di verdura fresca, e una speranza: grazie alle tecniche apprese, potersi ricollocare, un giorno, nel mercato del lavoro.

http://www.huffingtonpost.it/2015/07/31/orto-urbano-senzatetto-atlanta_n_7910444.html?ncid=fcbklnkithpmg00000001



Nessun commento:

Posta un commento