sabato 10 ottobre 2015

SCHIFO UE: mangerete vermi larve e scarafaggi..e voi zitti?




L'IMBECILLITA' DEL MONDO ACCADEMICO UNIVERSITARIO E DELLA RICERCA FA SI CHE NON SI SAPPIA CHE 2-3 ZUCCHINE(ANCHE ESSICCATE ANCOR DI PIU') E AVOCADO HANNO PIU' PROTEINE DI UNA BISTECCA



preferite mangiare le squisitezze che vedete nella foto sopra o la merda che vogliono darvi gli pseudo 'nutrizionisti'?

preferite ingurgitare larve, insetti,vermi e dei gran bei scarafaggi o quello che vedete nelle foto di questo link https://www.facebook.com/cosmofruttariano3M/photos_stream ?

veramente pensate che all'università sappiano cosa è la scienza della NUTRIZIONE?

veramente pensate che i nutrizionisti conoscano GEORGE CUVIER, fondatore dell'anatomia comparata degli apparati digerenti ? pensate che conoscano il plurilaureato professor ARMANDO D'ELIA che ha portato al massimo livello la fisiologia comparata degli apparati digerenti?

ECCO QUI UN ARTICOLO TRATTO DA LA STAMPA http://www.lastampa.it/

ARTICOLO PIENO DI PUTTANATE ANTISCIENTIFICHE

Un giorno potrà essere normale mangiare insetti anche in Europa, come del resto avviene già in Asia - dove sono richiestissime le cicale femmine in pastella -, o in Africa - dove invece le larve delle falene del bambù sono considerate una delizia. Tutto questo, precisa però l’Agenzia Ue per l’alimentazione (Efsa), potrà avvenire solo a patto che siano correttamente allevati. Anche perché se i piccoli invertebrati venissero prodotti con criteri sanitari adeguati, i pericoli biologici e chimici legati al loro consumo sarebbero sostanzialmente uguali a quelli che comportano una mucca o un pollo.  
L’Efsa ha analizzato il caso partendo dalla constatazione che vi è un crescente interesse per i potenziali vantaggi derivanti dall’uso degli insetti per l’alimentazione umana e animale. L’entomologo olandese Dennis Oonincx ha pubblicato nel 2012 uno studio in cui - dopo aver stimato che di qui al 2050 la domanda di proteine animali crescerà del 50-70 per cento senza possibilità che l’offerta “tradizionale” possa seguirla - gli insetti commestibili saranno la fonte di sostentamento alternativa «più sostenibile». E’ una prospettiva per l’avvenire, però sta diventando anche una moda di questi giorni. A Londra (come a Parigi e Bruxelles) fa molto chic un ristorante dove si possono mangiare cavallette, fra le altre cose. Sia chiama Eat Ento. Un nome una garanzia. 
Non è roba da selvaggi  
L’entomologo italiano Gianumberto Accinelli ha ricordato che «anche gli antichi romani amavano la cucina a base di questi animali e un loro piatto tipico consisteva in grossi bruchi xilofagi (che si nutrono di legno) cotti su pietre bollenti e quindi conditi con il miele». E’ il passato che ritorna. E se si muove l’Efsa, è un passato che comincia ad assomigliare a un futuro.  
Paura?  
L’Agenzia Europa osserva che i pericoli dell’insetto a tavola «dipenderebbero dai metodi di produzione, da ciò con cui gli animali vengono nutriti (il cosiddetto “substrato”), dalla fase nel ciclo di vita nella quale gli insetti vengono raccolti, dalle specie di insetti, nonché dai metodi utilizzati per la loro successiva trasformazione». Ne consegue che «quando gli insetti non trasformati vengono nutriti con sostanze per mangimi attualmente autorizzate, la potenziale insorgenza di pericoli microbiologici è prevedibilmente simile a quella associata ad altre fonti di proteine non trasformate». Oltretutto, il rischio ambientale derivante dall’allevamento di insetti si prevede «paragonabile a quello da altri sistemi di produzione animale». Andrebbero comunque applicate «le attuali strategie di gestione dei rifiuti per smaltire le scorie derivanti dall’allevamento di insetti». 
L’Efsa non ha dubbi  
«L’uso di insetti come fonte di alimenti e mangimi ha, potenzialmente, importanti benefici per l’ambiente, l’economia e la sicurezza della disponibilità alimentare». E già si segnalano come specie di insetti con maggior potenziale d’uso come alimento o mangime nell’Unione europea mosche, larve della farina, grilli e bachi da seta. La Commissione europea, riassume l’Efsa, sta attualmente cofinanziando un progetto di ricerca per esplorare la fattibilità di impiegare proteine ricavate da insetti per i mangimi. Verrà un giorno in cui ci diranno che possiamo mangiarli, bene o male che sia. Nell’attesa, che forse è meglio sperare sia lunga, ci si può intrattenere con un sorriso sulle labbra su un dibattito inevitabile: il giorno in cui l’hamburger di formiche sarà su tutti i menu, come si comporteranno vegetariani e vegani? 




questa puttana di articolo è riassumibile nelle seguenti 2 righe


MAVAFFANCULO MEGACAZZARI BABBI DI MINKIA.....

.......SAPETE DOVE DOVETE FICCARVELO IL BURGER DI FORMICHE?





..e manco si vergognano di dirle in pubblico codeste mega cazzate...ma HANNO TRASFERITO IL COTTOLENGO ALL'UNIVERSITA'?









1 commento:

  1. NIENTE DI STRANO
    Considerato che ci vogliono sterminare in massa e ridurre in schiavitù, considerato che giornalisti e studiosi (del nulla) sono i loro manichini che mangiano e respirano veleni come tutti e li difendono pure non trovo nulla di scandaloso in certe posizioni che sono aspettate.

    Bisogna anche considerare che come ci sono imbecilli nel mistico è pieno di miserabili che diventano grandi scienziati.

    Amen, o meglio dire andate a fare in c.......

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