venerdì 29 gennaio 2016

Veronesi: «Io, vegetariano convinto. Per me stesso, per gli animali e per il pianeta»

di Giacomo Fasola e Valentina Ravizza

È uno dei vegetariani italiani più noti e, grazie alla sua autorevolezza di oncologo e al lavoro di divulgazione della sua Fondazione, ha avvicinato molti italiani alla dieta veg: il professor Umberto Veronesi, 89 anni, ci ha raccontato la sua esperienza personale di vegetariano.

Quando si è avvicinato a questa scelta?
«Sono diventato vegetariano appena sono stato in grado di scegliere la mia alimentazione».

Cosa l’ha mosso mentre era ancora così piccolo?
«Mi ha spinto l’amore per gli animali. Sono nato in una cascina e gli animali sono stati i miei primi compagni di gioco, erano parte integrante della vita della comunità agricola. Il pensiero che i vitellini, i conigli o gli agnelli, che ai miei occhi di bambino erano amici, venissero massacrati per finire nel mio piatto mi ha portato a rifiutare la carne».

Ragioni etiche quindi?
«Sì, etiche prima di tutto, se nell’etica includiamo un principio morale applicato ai rapporti non solo fra uomini, ma anche con tutto il pianeta: non si può ingoiare qualcuno che si ama, in alcuni caso facendolo soffrire atrocemente».


Ha citato il rapporto con il pianeta: ci sono anche motivazioni ecologiche?
«In secondo luogo sono vegetariano per motivi di sostenibilità ambientale. Per ottenere un chilogrammo di carne da consumare occorrono 15 mila litri d’acqua, mentre ne occorrono meno di mille per ottenere un chilo di cereali. L’acqua è una risorsa scarsa e lo sarà sempre di più in futuro a fronte di un aumento costante della popolazione mondiale. Il consumo di carne gioca un ruolo anche nella scarsità di cibo che ci aspetta se noi occidentali non modifichiamo le abitudini alimentari ed è il maggior responsabile dell’attuale ingiustizia alimentare che fa si che circa un miliardo di persone muoia per fame o malnutrizione, da una parte della Terra, mentre un altro miliardo si ammala e muore per eccesso di cibo. I cereali destinati a nutrire i quattro miliardi di capi di bestiame che ingrassano la popolazione sovralimentata potrebbero infatti essere utilizzati per sfamare la gente sottonutrita».

Nei suoi libri, da medico, mette forse più in evidenza un’altra ragione: la salute.
«Oltre a queste  motivazioni c’è anche la salute. È provato che i vegetariani vivono meglio, perché si ammalano meno, e più a lungo».

La sua filosofia vegetariana riguarda altri ambiti della vita? L’abbigliamento, i cosmetici e i medicinali per esempio…
«No. Il veganesimo è cosa diversa dal vegetarianesimo. I vegani seguono la filosofia antispecista che rifiuta lo sfruttamento di una specie da parte di un’altra. Dunque i vegani non solo non mangiano prodotti di origine animale, come latte e uova, ma non utilizzano nessun oggetto che comporti una prevaricazione dell’uomo su un altro essere animato. Non è questo il mio caso».

È il caso invece di Chanty, voce emergente dell’ultimo Festival di Sanremo, e dell’attrice Loredana Cannata, due dei molti personaggi intervistati da Style Magazine (in edicola con il Corriere della Sera martedì 31 gennaio), che ha esplorato il variegato universo veg: vegetariani e vegani, ma anche “reducetariani” come il nuotatore Filippo Magnini
e “rubisti” come Jacopo Fo, che in alcuni periodi mangia «solo quello che posso rubare senza uccidere creature superiori ai batteri, come frutta, cereali, semi, latte e uova. Cerco di abbassare il mio tasso di invasione nel mondo».

 (servizio su Style a cura di Giacomo Fasola e Valentina Ravizza)

1 commento:

  1. VERONESI E' UN MOSTRO NON LASCIATEVI INGANNARE I FATTI PARLANO PER LUI

    Il mostro Veronesi sa perfettamente che il cancro lo si cura in modo naturale, sa perfettamentenche la chemio e la radio terapia sono un crimine contro l'umanità, sa bene che ricercatori seri con prove incontrovertibili affermano che gli oncologi andrebbero tutti arrestai e accusati di omicidio premeditato.

    Il mostro si propone come un giusto ma però continua a seppellire con la chemio,si è fortemente arrabbiato quando il referendum ha spazzato via i piani nucleari di Berlusconi che lo aveva nominato responsabile nazionale della sicurezza sul nucleare e il mostro ebbe a dire che lui è un grande esperto di radiazioni, con tutti i morti che ha fatto ci mancherebbe il contrario.

    Ebbe a dire pochi anni fa che le scorie nucleari sono ben sicure nei loro contenitori e lui avrebbe dormito con tale merda sotto il letto, non risulta lo abbia fatto

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