Sempre più spesso le famiglie ricorrono allo strumento della donazione degli immobili presenti nel patrimonio di famiglia. Tante volte è una strada per anticipare l’eredità ai figli già grandi oppure per risolvere per tempo le questioni del passaggio generazionale. Non molti sanno però che l’immobile donato può rivelarsi una vera e propria trappola. Sia per l’erede, sia per chi successivamente acquisterà la casa o l’appartamento donato.
Un rischio lungo 20 anni
Un immobile donato dovrà fare i conti per 20 anni con il rischio che un qualche erede, escluso a suo tempo dal lascito, si possa fare avanti per far valere il proprio diritto di fronte alla legge. Il codice prevede diverse casistiche. Se il giudice gli darà ragione, allora l’immobile tornerà nel patrimonio di chi l’ha donato per poi essere correttamente suddiviso. Vuol dire che l’acquirente che ha nel frattempo comprato quell’immobile perderà tutto il capitale investito comprese le spese affrontate per l’operazione di compravendita. Anche l’erede però rischia perché un immobile donato difficilmente potrà essere ceduto a prezzo di mercato. Inoltre le banche non concedono mutui su questo tipo di immobili.
Numeri in crescita
Sono state 150 mila le donazioni di immobili effettuate nel nostro Paese nel 2009. Il dato lo riferisce l’Istat (numeri più recenti non ce ne sono). E’ ipotizzabile che dal 2009 i casi di donazione siano cresciuti: molte più persone iniziano a pensare alla spartizione dell’eredità per tempo, anche per questioni fiscali. Chi compra questi beni deve essere cosciente del rischio che un giorno potrebbe presentarsi un erede, per esempio un figlio illegittimo, per avere la sua parte.
Le verifiche prima dell’acquisto
Occorre cercare tra gli atti relativi all’immobile quali siano stati i passaggi negli ultimi 20 anni. Per farlo basta ottenere una visura catastale. È un atto che di solito esegue il notaio. Per una verifica fai-da-te basta consultare il catasto.
Le tutele
Da poco è arrivata una nuova polizza sul mercato. Protegge dal rischio donazione ed è il primo strumento di questo tipo disponibile ai privati. Si chiama “Donazione Sicura” ed è dei Lloyd’s. Per un immobile del valore di 300 mila euro prevede un premio di circa 800 euro che coprono una durata di 20 anni.
«Donazione Sicura dei Lloyd’s è la prima innovativa copertura in Italia che copre i rischi derivanti dall’acquisto o dal finanziamento di beni di provenienza donativa, a garanzia della commerciabilità e della sicurezza della compravendita e al fine di evitare problematiche ereditarie La polizza tiene indenne il beneficiario, l’acquirente o il soggetto mutuante del danno economico che subirebbe a seguito di esito favorevole dell’azione di restituzione da parte di terzi legittimari che abbiano acquisito un diritto sul bene» dice Vittorio Scala, Country Manager e Rappresentante Generale dei Lloyd’s per Italia.
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