Maroni spesso viene citato come possibile candidato premier per un’alleanza tra Forza Italia e Lega. Ma i ripetuti distinguo dalla linea ufficiale di Salvini sull’Europa (e anche il sostegno dichiarato di Berlusconi) rendono l’ipotesi piuttosto improbabile
«Il nostro obiettivo è avere una Lombardia a statuto speciale. Questa è la richiesta che farò all’indomani del 22 ottobre», ha detto a Rimini
«La nostra è una regione speciale e io chiedo che sia riconosciuta per la sua specialità. Significherebbe molte cose, a partire dal fatto di poter tenere i nostri soldi, almeno la metà del residuo fiscale, che è di 54 miliardi l’anno e già questo farebbe la differenza. Poi, le competenze, in particolare quella sull’ordine pubblico, esattamente come accade in Sicilia»
«Non ho mai smesso di pensarci. Mi pare una prospettiva abbastanza concreta». Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori sceglie il Meeting di Cl a Rimini per lanciare la sua candidatura a governatore della Lombardia. E lo fa nel giorno in cui è ospite della kermesse anche l’attuale governatore Roberto Maroni. I due non si incontrano, Gori la mattina discute con i colleghi sindaci di Firenze, Venezia e Prato. Il secondo nel tardo pomeriggio con i presidenti delle regioni Emilia- Romagna, Trentino e Liguria. «Gori? Io mi occupo del referendum sull’autonomia del 22 ottobre. Dal 25 ottobre ci occupiamo di elezioni regionali», la gelida replica di Maroni.
Nessun faccia a faccia tra i due sempre più probabili sfidanti, dunque. Ma un assaggio di campagna elettorale in casa di un “ospite” molto significativo, visto il ruolo che Cl e la Compagnia delle opere hanno in Lombardia.
Gori è sindaco dal 2014, dunque dovrebbe interrompere il mandato prima della scadenza naturale. Ma il suo problema principale è rompere quel blocco sociale che negli ultimi vent’anni ha sempre premiato il centrodestra. Di qui l’attivismo sui temi cari ai ciellini. «Ci vogliono interventi per favorire la costruzione di nuclei familiari», ha detto a Rimini, dopo aver firmato un Piano strategico che ha l’obiettivo di portare da 1,34 a 2 il numero dei figli per ogni donna. Parole che seguono gli elogi di inizio agosto all’ex governatore Roberto Formigoni (condannato in primo grado per corruzione) per la sua «idea forte della politica e della società». Frasi che avevano scatenato un vespaio di polemiche, con la sinistra di Mdp molto contrariata. E pronta a chiudere all’ipotesi di alleanza col Pd. E lui: «Pentito? E perchè mai? Io non ho mai votato per Formigoni e credo che rispetto a quell’esperienza sia necessaria totale discontinuità sul fronte della trasparenza e della legalità. Ma alcune di quelle idee mantengono una loro attualità. Il protagonismo della società, per esempio, con l’istituzione pubblica che resta centrale per agire però come generatore di energie e garante delle regole».
Intanto c’è da costruire una coalizione. E verificare se ci saranno le primarie. Gori non pare entusiasta dell’idea, “si fanno solo se sono davvero competitive”, la frase sibillina. La sinistra sta lavorando a una candidatura da schierargli contro ai gazebo. Circolano i nomi di Fabio Pizzul, consigliere uscente del Pd, di Pippo Civati e dell’europarlamentare di Mdp Antonio Panzeri, già segretario della Camera del Lavoro di Milano
http://www.lastampa.it/2017/08/22/italia/politica/gori-la-mia-candidatura-a-governatore-della-lombardia-abbastanza-concreta-Mqe3FXlVZJbDee0Cb20iuO/pagina.html
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