I ricercatori sostengono che le nanoparticelle d'inchiostro possono interferire con il sistema linfatico
Gli inchiostri per tatuaggio sono costituiti da pigmenti organici, nonché da conservanti e contaminanti
Secondo uno studio scientifico pubblicato il 12 settembre scorso, almeno uno di questi componenti può arrivare nei #linfonodi sotto forma di nanoparticelle, portando rischi potenziali agli individui tatuati
Le dichiarazioni dell'esperto
"Sapevamo già che i pigmenti dai tatuaggi viaggiavano verso i linfonodi grazie alle evidenze visive: i linfonodi si colorano del colore del tatuaggio
Essa è la risposta del corpo nel pulire il sito", questo è quanto afferma un coautore dello studio, Bernhard Hesse, uno scienziato ospite presso la European Synchrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble, in Francia, in un comunicato stampa
"Quello che non sapevamo è che lo fanno in una forma nano, il che implica che non possano avere lo stesso comportamento delle particelle a livello micro.
E questo è il problema: non sappiamo come reagiscono le nanoparticelle".
Come è stato effettuato lo studio
Le particelle che il team ha studiato sono quelle del biossido di titanio (TiO 2), un pigmento bianco comunemente utilizzato per alleggerire vari pigmenti in inchiostro del tatuaggio
Utilizzando due macchine a raggi X del ESRF, che applicano i raggi per campionare il materiale, i ricercatori hanno osservato TiO2 nella pelle tatuata e nei linfonodi presi da quattro cadaveri umani.
Hanno trovato una gamma di dimensioni delle particelle nella pelle, fino a diversi micrometri di diametro, ma solo le particelle nano nei linfonodi
I risultati indicano che le particelle non solo lo fanno al sistema linfatico, ma rimangono lì per lunghi periodi di tempo, in modo che possono causare l'allargamento dei linfonodi.
I ricercatori hanno anche scoperto che queste nanoparticelle possono indurre modifiche strutturali nelle biomolecole vicine, forse con conseguente infiammazione. Eppure, gli autori hanno evidenziato nel loro documento che "la maggior parte degli individui tatuati, compresi i donatori qui analizzati, non soffrono di infiammazione cronica".
Tuttavia i ricercatori sostengono che la presenza di tali nanoparticelle sollevi domande sulle potenziali conseguenze sanitarie dei #tatuaggi. "Quando qualcuno vuole farsi un tatuaggio, si è molto attenti nella scelta di uno studio dove vengono utilizzati aghi sterili, ovvero che non sono stati usati in precedenza, ma nessuno controlla la composizione chimica dei colori
Il nostro studio dimostra che forse qualcuno dovrebbe farlo.", così afferma il coautore dello studio, Hiram Castillo dell'ESRF
http://it.blastingnews.com/cronaca/2017/09/ecco-perche-i-tatuaggi-sono-rischiosi-per-la-salute-secondo-i-ricercatori-002009545.html
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