giovedì 14 febbraio 2019

Anno del maiale in Cina: aumentano infarti e diabete, oltre al danno ambientale


Quale miglior occasione dell’anno del maiale, hanno pensato gli ambientalisti, per convincere i cinesi a mangiare meno maiale?
 Diverse associazioni “verdi” stanno provando l’impresa
Perché l’allevamento intensivo, secondo la Fao, è responsabile di quasi il 15% delle emissioni globali di Co2, come automobili e acciaierie

E con il suo spettacolare sviluppo la Cina è diventata uno dei principali consumatori mondiali di proteine: 
sulle sue tavole finisce il 28% della produzione globale di carne e oltre metà di quella suina, senza dubbio il piatto nazionale

Così gli animalisti di Peta hanno lanciato sui social la frase d’ordine #AnnoDelMaialeNonMangiarli. Mentre la no profit americana WildAid, più sommessamente, ha detto che se il Dragone dimezzasse il suo consumo di porcello taglierebbe del 10% le emissioni complessive, oltre a fare un grosso favore alle proprie coronarie intasate di colesterolo

Il miglioramento delle condizioni economiche ha stravolto in maniera radicale la dieta dei cinesi
Nel 1982 un cittadino medio ne mangiava circa 13 chilogrammi all’anno, ora il totale è salito a 63 e se il trend continuasse arriverebbe in zona 100 entro il 2030

Ci sarà un’impennata di infarti e diabete, tanto che lo stesso ministro della Salute due anni fa ha emanato delle linee guida per cercare di ridurre alla metà il consumo di proteine animali

Ambiente e salute sono entrambi temi sentiti da una parte della popolazione cinese,
 cioè i giovani della nuova classe media urbana, stufi dell’inquinamento che opprime le metropoli e sensibili a stili di vita più sani

Tra di loro il consumo di carne risulta perfino in diminuzione

 Nel resto del Paese però l’appello degli ambientalisti suona come una bestemmia
 Per famiglie i cui patriarchi hanno vissuto periodi di fame nera, a cominciare dalla grande carestia provocata dal Balzo in avanti di Mao all’inizio degli anni ‘60, i ravioli ripieni di maiale sono il vero simbolo di benessere

Cibo della festa diventato alimento quotidiano
 A cavallo del Capodanno sui social circolava un’immagine della povera Peppa Pig come quelle che si trovano dal macellaio, con tutti i tagli e le ricette per non buttare via nulla, dal cervello alle zampette






https://www.repubblica.it/esteri/2019/02/06/news/cina_al_via_l_anno_del_maiale_l_appello_degli_ambientalisti_non_lo_mangiate_-218442621/

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