Cristiano Ceriello (Napoli, 4 luglio 1974) è un regista, avvocato e attivista italiano
Come regista ha realizzato documentari, cortometraggi e lungometraggi cinematografici Nel 2003 ha aderito al gruppo Dogma 95 di Lars Von Trier ed ha realizzato il primo film dogma italiano Così x caso
L'anno successivo esce con il film Colori , al quale hanno partecipato Sabrina Salerno e Tania Zamparo
Nel 2010 gira il documentario Caccia SpA, in concorso al 64° Salerno International Film, che contiene interviste esclusive a Daniela Poggi, Tessa Gelisio e Dacia Maraini
Il documentario è il secondo capitolo di una Trilogia ecologista, dopo Vegetarian Party con Red Ronnie, Pino Caruso e Ivan Cattaneo
Nel 2006 fonda inoltre il Partito Animalista Italiano, che nel 2019 partecipa alla scrittura del Manifesto Animalista Europeo, insieme al partito animalista tedesco, olandese, belga, spagnolo e portoghese e di altri Paesi, e aderisce al Animal Politics EU in corsa per le elezioni europee del 2019
Filmografia parziale
Così x caso (2003)
Colori (2004)
D. (2005)
Vegetarian Party (2009)
Caccia SpA (2010)
Chi è l’avvocato Cristiano Ceriello? Ci parli un po’ di lei
Sono un avvocato campano di 44 anni che, per mestiere, da anni si occupa della difesa dei diritti dei consumatori, in particolare con una associazione dei consumatori che opera su diverse regioni
Per passione, sono tra i fondatori e portavoce del Partito Animalista Italiano che, da anni, lavora per cercare di portare in Italia l’esperienza di ciò che nei loro paesi hanno fatto il partito animalista olandese e, per certi versi, anche quello tedesco, spagnolo o portoghese
E cioè portare all’ordine politico del giorni il problema della difesa delle specie e dell’ambiente. Tutti movimenti che, insieme al nostro, fanno parte della Animal Politics EU, il quale speriamo diventi un partito transazionale dopo le Europee
Come aspetto un po’ “originale” della mia vita, posso dire come in passato mi sono speso nel campo cinematografico e con piacere far notare come nel 2009 ho diretto due documentari animalisti: “Vegetarian Party” con Red Ronnie, il compianto Pino Caruso ed Ivan Cattaneo;
oltre che “Caccia SpA” con Tessa Gelisio, Daniela Poggi e breve intervista a Dacia Maraini
Ma tutto questo non è un mistero, basta cercare su qualche motore di ricerca per trovare informazioni e curiosità su di me
Siete collegati con qualche partito di destra o di sinistra? Avete collegamenti con la Brambilla?
Un partito animalista, per sua natura, non ha una preclusione politica
Bensì ha una chiara idea di futuro che, con il suo lavoro, cerca di realizzare: e cioè lavora per l’innalzamento dello status giuridico degli animali; lotta contro gli allevamenti intensivi ed il truce trasporto di animali vivi;
lavora per la rivoluzione-evoluzione alimentare verso una società a proteine vegetali che, è impossibile negarlo, avverrà
Non è possibile pensare, in un pianeta di 7 miliardi di abitanti, a dei consumi sfrenati come gli anni 80, di cui oggi si vedono i risultati
Ciò oltre all’abolizione della caccia, il divieto degli animali nei cerchi, degli zoo, giusto per citarne alcuni
Tutti punti che sono nel nostro programma presentato per le europee, e che prendono spunto dal Manifesto sottoscritto con gli altri partiti europei a Bruxelles in Aprile
Per continuare la domanda, devo dire come il partito animalista olandese ed il deputato animalista tedesco fanno parte del gruppo della sinistra europea-verdi del nord, ma sappiamo in Europa i gruppi destra-sinistra hanno un altro significato
GUE-NGL (sinistra europea-verdi del nord) era l’unico gruppo che avrebbe offerto vera parola e spazio, in commissione agricoltura, ad Anja Hazekamp del Partito Olandese
Il sogno però è quello di costituire un giorno un gruppo animalista all’interno del Parlamento Europeo
Per concludere:
no, il nostro non è il movimento dell’On. Brambilla con cui, tra gli altri, non ho rapporti personali
Il vostro programma sembra incontrato quasi soltanto sui diritti animali, perché questa scelta?
E perché un animalista dovrebbe scegliere voi e non il M5S o qualche altro partito?
Innanzitutto il nostro programma è incentrato su quanto davvero si può fare, una volta dentro il Parlamento Europeo
Scrivere “programmoni” pieni di obiettivi che sappiamo non sono nemmeno di competenza del Parlamento Europeo, sarebbe stato non solo “prendere in giro” gli elettori, ma anche chi ci segue e, non da meno, noi stessi
Sui diritti, è vero, noi ne facciamo una battaglia fondamentale
Riconoscere un innalzamento dello stato morale e giuridico del benessere animale è fondamentale
Ciò significherebbe inasprire le pene e le aggravanti per chi uccide e maltratta animali; significherebbe cambiare il codice penale e civile che, purtroppo, ancora considerano gli animali come oggetti e non soggetti;
considerare dal punto di vista giuridico l’ambiente come una cosa, ma come un bene comune che ha tutela prioritaria
Non dimentichiamoci che i più grandi progressi e avanzamenti sociali del secolo passato, sono avvenuti passando per la modifica dei diritti, passaggio imprescindibile per ogni reale cambiamento
Per la domanda su noi e gli altri partiti
Di certo non pensiamo di avere alcuna “esclusiva” o “copyright” sull’elettorato per il semplice fatto che ci chiamiamo “animalista”
Se un elettore pensa che gli altri partiti abbiamo fatto bene sinora, sia per la salvaguardia del benessere animale che per dell’ambiente, sicuramente non prenderà nemmeno in considerazione il nostro partito
Di certo c’è che, sinora, mi pare siamo l’unico movimento che vuole mettere al centro dell’agenda politica la difesa dei diritti delle specie, pensando come l’ambientalismo dei ventunesimo secolo passi per la salvaguardia del benessere animale, in un rapporto: Animali-Natura e Uomo tutti legati da un’unica connessione
Chi tutela il benessere animale, tutela la natura e di riflesso gli stessi uomini
Da questa visione parte la nostra idea di futuro
Non mi pare di ritrovare sinora questi concetti nei programmi degli altri partiti
I Santuari Animali (o Rifugi) soffrono di una mancata legislazione in merito, che li costringe ad essere registrati come “allevamenti” con un serie infinita di conseguenze spiacevoli
Porrete rimedio a questa situazione?
Come vede, ancora una volta tutto passa per la modifica delle legislazioni e dei diritti che riguardano il nostro mondo animalista
Preciso come il tema non è nel nostro programma europeo, perchè si tratta di legislazione nazionale e regionale
Ma certamente, ove ce ne fosse data la possibilità, sarà una delle nostra prime battaglie
Recentemente, anche per gravi fatti di cronaca, si sta associando alla parole “canile” la definizione “lager” o “scandalo”, pensando che la maggior parte di questi siano luoghi per fare business a danno degli animali
“Pochi” stanno rovinando i “tanti”
Conosco difatti tanti canili in cui, senza soldi, con pochi volontari e aspettando rimborsi dalla P.A. che non arrivano mai, davvero si fa un lavoro “eroico”, straordinario
Per queste realtà, oltre che la mia stima, va la mia più profonda ammirazione
Certamente ove ce ne fosse data possibilità, lotteremo per cambiare lo stato delle cose
Il vostro è un movimento che vuole imporre una dieta vegetale? O pensate, come l’attivista Gary Yourofsky, che possano essere utili con l’agricoltura cellulare e la carne meatless, per fare carne cruelty-free?
Consiglio di vedere, ancora però non vi sono ancora i sottotitoli in italiano, l’ultimo documentario di Marianne Thieme, leader del movimento olandese:
Plant Power
Come dicevo prima, non si può negare un fatto, e cioè come sia impossibile pensare che oltre 7 miliardi di persone possano continuare il consumo di carne, ambiente e risorse come negli anni ’80, il futuro è una rivoluzione-evoluzione alimentare e culturale che, invero, è già in corso
Non pensiamo però che questo avverrà dall’oggi al domani
Però innovazioni come quelle promosse da Yourofsky, l’agricoltura cellulare e la produzione di prodotti veg che danno il sapore della vecchia bistecca, sono tutti passaggi fondamentali e che vanno sostenuti con forza, anche con un tax credit ai consumatori che acquistano prodotti bio ed eco-sostenibili;
con la creazione di “zone franche” fiscali per chi si occupa di agricoltura ecosostenibile;
nonché con la creazione di “golden bio area”, giusto per citare alcune proposte del nostro programma
Questa rivoluzione-evoluzione alimentare non è solo un dovere (o necessità), ma anche un’incredibile opportunità proprio per il nostro Paese, già tra i leader bio e che, con le sue tante eccellenze alimentari, può diventare “giardino d’Europa” nel settore veg
Pensate davvero di poter riunire sotto un unico simbolo tutti gli animalisti italiani?
Assolutamente non abbiamo questa presunzione, né pensiamo che altri movimenti debbano assorbirsi sotto il nostro simbolo
Purtroppo l’Italia è un Paese molto lungo dal punto di vista geografico e, purtroppo, il “mondo” animalista è spesso frammentato
Invero prima di presentare la lista, personalmente ho provato a contattare diversi partiti e movimenti per vedere, pure inserendo altri loghi nel nostro simbolo, se si potesse fare un percorso comune, in pochi hanno risposto, ma posso capire la diffidenza
Mi auguro che un po’ come i Verdi negli anni ’80, si possa creare una federazione dei partiti a movimenti animalisti, sarebbe qualcosa di straordinario
Dove possiamo trovare maggiori informazioni sul vostro partito?
Oltre che sul nostro sito e sulle nostre pagine social (purtroppo sinora dei movimenti animalisti se ne è parlato poco), invito a vedere le informazioni sul nostro gruppo europeo, al riguardo ci sono pagine anche in italiano
Recentemente è anche on line un nuovo sito Animal Poltics EU, pagina web del partito europeo che si vuole creare nei prossimi anni
Grazie per l’intervista e buona fortuna
Grazie a voi
Vede anche questo è un segno dei tempi, un volta mi avrebbe detto “in bocca al lupo”, a cui io avrei dovuto rispondere per forza di cose: “viva un lupo”
Buon lavoro a lei
https://it.wikipedia.org/wiki/Cristiano_Ceriello
http://www.promiseland.it/intervista-a-cristiano-ceriello-del-partito-animalista-italiano/
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