domenica 12 maggio 2019

Taglio dei parlamentari è nel Piano della P2 x meglio controllare gli 'onorevoli' diminuendo la rappresentatività



Il M5stelle, la contro-riforma costituzionale e le sue lontane radici 

di Fabrizio Dresda

La comunicazione sta alla democrazia come la violenza sta alla dittatura
N. Chomsky

La proposta di (contro)riforma costituzionale avanzata lo dimostra appieno 
Infatti,
 là dove nemmeno Craxi, Andreotti, De Mita, Forlani, Dini, Amato, Berlusconi, Prodi, Monti, Renzi, ovvero i più tristi figuri della storia repubblicana (ndr: o meglio repubblichina..) degli ultimi decenni, avesse osato, è toccato ai più tristi di tutti osare con sicumera tra il plebeo e l'autistico
 Per precisione,
 il taglio del numero dei parlamentari ha un possibile antecedente, all'epoca della bicamerale presieduta da Massimino D'Alema, uno che di cloache politiche se ne intende
La riforma costituzionale grillina prevede la riduzione dei parlamentari da 945 a 600, ovvero alla Camera da 630 a 400, ed al Senato da 315 a 200

 Si tratta di un taglio di quasi il 40%, che riduce drasticamente la rappresentatività dei territori e della popolazione, infliggendo un duro colpo alla democrazia, ma facendo, invece, un grande favore alle oligarchie che potranno più facilmente controllare ed influenzare un numero ridotto di camerieri

 Ovviamente, quando si tratta di Propaganda5stelle, non poteva che essere sempre orwellianamente a proporre questa controriforma che il Ministro della Democrazia (in) Diretta (streaming) [ndr: il ministro riccardo fraccaro da Trento..]

Non a caso, la riforma ricalca appieno quella prevista in uno dei punti fondamentali del Piano di rinascita democratica della LoggiaP2, scritto nel 1976 da Licio Gelli

Dalla sezione obiettivi a medio e lungo termine, citiamo letteralmente:

a3) Ordinamento del Parlamento: 
nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proprozionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori (...)

Solo 3 anni prima (1973), allo stesso modo, la costituente e potente Commissione Trilaterale (fondata da D. Rockefeller, Z. Brzezinski e H. Kissinger), in uno dei suoi documenti costitutivi The crisis of democracy, firmato da Crozley e Huntington, inivitava a ridimensionare gli strumenti rappresentativi



Non a caso il casaloggino Di Maio si incontrò a Cernobbio nell'estate del 2017 con i vertici della Commissione Trialterale, scelta che fu pesantemente criticata persino da Ferdinando Imposimato, che fu anche il candidato alla presidenza della repubblica proposto dal M5stelle:




Significativo, è il fatto che l'anno dopo Di Maio nominò Lorenzo Fioramonti, ministro ombra dello Sviluppo Economico per il cinquestelle, il quale ha lavorato per la Fondazione Rockfeller e scrive su Open Democracy, sito legato alla Open Society Foundations di George Soros

 D'altronde, uno dei principali fondatori del M5stelle era stato proprio Enrico Sasson legato alle elitè mondialiste (Istituto Aspen)

 Non a caso la scelta del ministro dell'economia, dell'attuale governo, era inizialmente ricaduta su Paolo Savona (vice presidente dell'Aspen) 
[ndr: nonchè, il Savona, un Bilderberg che viaggiava sull'aereo privato di Gianni Agnelli..]

La riduzione dei parlamentari viene da lontano, non a caso già nell'Aprile del 2014 fu lo psico-comico Grillo ad affermare che: "Il Senato (...), va ridotto, ma non va abolito (...). Secondo, devi diminuire i deputati (...)"

Guarda caso, come adesso, sempre alle vigilia di elezioni europee

 Evidentemente vogliono rassicurare i padroni


La controriforma proposta dai casaloggini prevede una riduzione dei parlamentari e con una drastico peggioramento, del già tutt'altro che eccellente, rapporto tra rappresentanti (parlamentari) e rappresentati (cittadini)

Infatti non solo non lo migliora, ma addirittura lo peggiora enormemente

 Secondo i dati dell'ufficio studi del Senato si passerebbe da 1 deputato ogni 96 mila abitanti ad 1 ogni 151 mila, quindi passando dall'essere uno dei peggiori ad addirittura il peggiore in Europa

E pensare che in numerosi paesi hanno 1 deputato ogni 20-50 mila abitanti


In realtà la questione è molto più grave di quanto sembra, poiché se si osserva che il confronto tra i vari paesi deve tenere conto dell'architettura istituzionale, in questo modo risulta il confronto ancora maggiormente peggiorativo sulla democrazia italiana disegnata col compasso dai pentastellati

Infatti la Spagna
 (più propriamente il Regno di Spagna),
 il Regno Unito, il Canada, l'Australia, la Svezia, la Danimarca, l'Olanda, il Belgio sono Monarchie parlamentari;

 invece la Germania, la Svizzera, la Russia, gli Stati Uniti, quasi tutti gli stati del Centro e Sud America ed altri sono Repubbliche federali;

 infine, la Francia ed altri Stati sono Repubbliche Presidenziali

 In alcuni casi le forme si sovrappongono come gli Stati Uniti che sono una Repubblica sia Federale che Presidenziale

Ora si dà, il caso che l'Italia è una Repubblica parlamentare, dove non vi è una maggiore quota di potere riservati a Presidenti, Re o regioni-stato, ma proprio al Parlamento

Ovvero dovrebbe essere in questo d'esempio

A dispetto, quindi, di qualsiasi considerazione che la storia e la teoria politica possa testimoniare contro l'ignoranza ciclopica grilliota, questa legge non poteva che essere presentata che demagogicamente e populisticamente a nome del taglio dei costi della politica

 Ora che sia solo propaganda è facilmente dimostrabile, poiché non solo il costo pro-capite in Italia non è certo più alto che in altri paesi


Ma la voce che incide maggiormente, e distingue l'Italia è principalmente il salario dei parlamentari


Quindi sarebbe sufficiente diminuire la prebenda dei camerieri

 Ma in realtà l'obiettivo in alto era altro.. e già da tempo come abbiamo visto.. 

A questo punto, l'interrogativo è se i portavoce s(t)ellati, silenti e sottomessi, avranno il coraggio di votare quest'ennesimo capolavoro della politologia gelliana

Ma si sa, i porta-voce portano solo la voce

 La voce del padrone




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