sabato 29 giugno 2019

Alessandria: la città con pochi alberi e le estati a 40 gradi


Il nome è evocativo del periodo: «località Inferno» di Isola Sant’Antonio, comune alessandrino di una manciata di abitanti
 Ecco, la centralina dell’Arpa di questo scampolo di Piemonte il 27 giugno ha segnato la temperatura record di 41,1 gradi Non quelli che – dicono gli esperti – sentiamo sulla pelle, per via dell’umidità, dell’ozono e via elencando
Ma 41,1 gradi reali
Confermando così che Alessandria è la città più calda del Piemonte e che incenerirà – è il caso di dirlo – i record precedenti
Questa è la storia di una giornata nell’inferno di Alessandria
 Tra piazze che sembrano il forno della pizza, dehors dei bar semivuoti, ospedale preso d’assalto e strade – alle 13 – assolutamente deserte
 Ed è anche la storia di un palco montato in piazza della Libertà, che è uno dei salotti buoni del posto
 Un palco elegante, coperto da un telo di plastica bianca, dove ci saranno le autorità che assisteranno al giuramento dei 185 allievi poliziotti che frequentano il 204° corso

 Se le temperature non cambiano, sarà meglio che la Croce Rossa piazzi un bel po’di ambulanze lì vicino, perché sopravvivere sull’attenti per mezz’ora, agghindati in alta uniforme, e pure armati, causerà 
un bel po’di malori
 Ma tant’è:
 quello che è deciso è deciso
E l’evento non si può rimandare

Vita all’inferno 
Ora, chi vive ad Alessandria
 lo sa:
 l’estate qui è così 

E la città sembra fatta apposta per far scappare 
anche i pochi turisti
 Tipo: 
nelle due piazze più belle, quella del mercato (Garibaldi) e quella del giuramento (Libertà) non c’è una fontana

Magari a raso, che rinfreschi un po’l’aria e faccia correre i ragazzini

 E sono anche pochi quei bei platani giganti e secolari che trovi in analoghi spiazzi in giro per il Piemonte 

L’ombra da queste parti è un lusso, e chi ce l’ha se la tiene stretta

Lo hanno detto anche quelli dell’Arpa, che è l’ufficio che si occupa di ambiente per conto della Regione: «Bisogna piantare più alberi in città»

 Perché in inverno abbatterebbero l’inquinamento e in estate regalerebbero ombra e temperature più miti

L’altro ieri hanno fatto addirittura delle misurazioni per vestire di ufficialità questo teorema

E per far sì che i pronipoti debbano dimenticare la nomea di «Alessandria città rovente»

Le file in ospedale 
Nell’attesa che tutto questo accada i 41,1 gradi misurati nell’inferno di Isola Sant’Antonio si frantumano in piazza Garibaldi
 Quando le auto lasciate sotto il sole di questa spianata di asfalto, dove si paga pure la sosta, segnano temperature da
 Death valley:
 47 gradi

 E i condizionatori s’inchiodano e l’ospedale si riempie di nonnini e cinquantenni dal cuore fragile o in affanno

 Il signor Settimo Toti, 85 anni d’età, è uno di loro
 Alle tre del pomeriggio se ne sta seduto con le due figlie nella maxi sala d’attesa
Era arrivato alle 10, con la pressione ai tacchi

L’hanno visitato e lasciato lì: «Intanto vediamo come va»
 Va che cinque ore più tardi il pronto soccorso ha barelle anche nei corridoi: 
nessun ricoverato grave, soltanto tanti malori per il caldo
 Per dire:
 alle 15, 30 c’erano 80 persone – dati Asl – in attesa di vista o assistenza

 «Va avanti così ormai da giorni giorni» dicono in ospedale
 Fuori da lì è il Messico formato Alessandria
 Corso Roma è semi deserto:
 il termometro sull’insegna della farmacia all’angolo con via Bergamo segna 38 gradi

 Quella 200 metri più avanti 37, 5
 Fa caldo, è chiaro
 I due euro pagati per una bottiglietta di acqua sono i soldi meglio spesi di questa giornata che infradicia le camicie degli impiegati della Banca Sella e fa sognare il mare

 Ed Eughenia, 26 anni, russa di Mosca, spinge veloce il passeggino con il suo bambino, Ivan
 «Eh dalle mie parti si sta meglio: vivo qui da tre anni e d’estate è terribile» [NdR: ..invece l'inverno da lei è bello..]

 E corre via, alla ricerca di un po’di ombra che non c’è
 Neanche lungo il Tanaro
 Che potrebbe essere una risorsa in giornate come questa

 Invece, scorre dimenticato e con le sponde mezze disboscate, in memoria dell’alluvione che – a causa dei tronchi – causò disastri

 In queste acque non trovi uno che faccia il bagno, neanche a pagarlo




https://www.lastampa.it/2019/06/28/italia/piazze-roventi-e-code-in-ospedale-un-giorno-nella-graticola-dei-gradi-A8x5MMhNCHgaSXeZphqndI/pagina.html

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