Il nome è evocativo del periodo: «località Inferno» di Isola Sant’Antonio, comune alessandrino di una manciata di abitanti
Ecco, la centralina dell’Arpa di questo scampolo di Piemonte il 27 giugno ha segnato la temperatura record di 41,1 gradi Non quelli che – dicono gli esperti – sentiamo sulla pelle, per via dell’umidità, dell’ozono e via elencando
Ma 41,1 gradi reali
Confermando così che Alessandria è la città più calda del Piemonte e che incenerirà – è il caso di dirlo – i record precedenti
Questa è la storia di una giornata nell’inferno di Alessandria
Tra piazze che sembrano il forno della pizza, dehors dei bar semivuoti, ospedale preso d’assalto e strade – alle 13 – assolutamente deserte
Un palco elegante, coperto da un telo di plastica bianca, dove ci saranno le autorità che assisteranno al giuramento dei 185 allievi poliziotti che frequentano il 204° corso
Se le temperature non cambiano, sarà meglio che la Croce Rossa piazzi un bel po’di ambulanze lì vicino, perché sopravvivere sull’attenti per mezz’ora, agghindati in alta uniforme, e pure armati, causerà
un bel po’di malori
Ma tant’è:
quello che è deciso è deciso
E l’evento non si può rimandare
Vita all’inferno
Ora, chi vive ad Alessandria
lo sa:
l’estate qui è così
E la città sembra fatta apposta per far scappare
anche i pochi turisti
Tipo:
nelle due piazze più belle, quella del mercato (Garibaldi) e quella del giuramento (Libertà) non c’è una fontana
Magari a raso, che rinfreschi un po’l’aria e faccia correre i ragazzini
E sono anche pochi quei bei platani giganti e secolari che trovi in analoghi spiazzi in giro per il Piemonte
L’ombra da queste parti è un lusso, e chi ce l’ha se la tiene stretta
Lo hanno detto anche quelli dell’Arpa, che è l’ufficio che si occupa di ambiente per conto della Regione: «Bisogna piantare più alberi in città»
Perché in inverno abbatterebbero l’inquinamento e in estate regalerebbero ombra e temperature più miti
L’altro ieri hanno fatto addirittura delle misurazioni per vestire di ufficialità questo teorema
E per far sì che i pronipoti debbano dimenticare la nomea di «Alessandria città rovente»
Le file in ospedale
Nell’attesa che tutto questo accada i 41,1 gradi misurati nell’inferno di Isola Sant’Antonio si frantumano in piazza Garibaldi
Quando le auto lasciate sotto il sole di questa spianata di asfalto, dove si paga pure la sosta, segnano temperature da
Death valley:
47 gradi
E i condizionatori s’inchiodano e l’ospedale si riempie di nonnini e cinquantenni dal cuore fragile o in affanno
Il signor Settimo Toti, 85 anni d’età, è uno di loro
Alle tre del pomeriggio se ne sta seduto con le due figlie nella maxi sala d’attesa
Era arrivato alle 10, con la pressione ai tacchi
L’hanno visitato e lasciato lì: «Intanto vediamo come va»
Va che cinque ore più tardi il pronto soccorso ha barelle anche nei corridoi:
nessun ricoverato grave, soltanto tanti malori per il caldo
Per dire:
alle 15, 30 c’erano 80 persone – dati Asl – in attesa di vista o assistenza
«Va avanti così ormai da giorni giorni» dicono in ospedale
Fuori da lì è il Messico formato Alessandria
Corso Roma è semi deserto:
il termometro sull’insegna della farmacia all’angolo con via Bergamo segna 38 gradi
Quella 200 metri più avanti 37, 5
Fa caldo, è chiaro
I due euro pagati per una bottiglietta di acqua sono i soldi meglio spesi di questa giornata che infradicia le camicie degli impiegati della Banca Sella e fa sognare il mare
Ed Eughenia, 26 anni, russa di Mosca, spinge veloce il passeggino con il suo bambino, Ivan
«Eh dalle mie parti si sta meglio: vivo qui da tre anni e d’estate è terribile» [NdR: ..invece l'inverno da lei è bello..]
E corre via, alla ricerca di un po’di ombra che non c’è
Neanche lungo il Tanaro
Che potrebbe essere una risorsa in giornate come questa
Invece, scorre dimenticato e con le sponde mezze disboscate, in memoria dell’alluvione che – a causa dei tronchi – causò disastri
In queste acque non trovi uno che faccia il bagno, neanche a pagarlo
https://www.lastampa.it/2019/06/28/italia/piazze-roventi-e-code-in-ospedale-un-giorno-nella-graticola-dei-gradi-A8x5MMhNCHgaSXeZphqndI/pagina.html
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