lunedì 22 ottobre 2012

chi era todeschini?



di Alberto Mondini


Il più grande fisico teorico del XX° secolo, Marco Todeschini, è ancora conosciuto da pochissime persone. 

Eppure le sue teorie sono sostenute da centinaia di rigorose formule matematiche, da osservazioni astronomiche e da verifiche sperimentali. 
Eppure è riuscito a scoprire quello che ancora si cerca disperatamente da almeno un secolo: l'unificazione dei campi di forze.
Einstein ci aveva provato, ma non ci è riuscito; e di questa meta oggi i fisici ne parlano come di un sogno lontano, realizzabile, forse, in un nebuloso futuro. 
Eppure Todeschini è andato anche oltre a ciò: ha unificato in una sola equazione tutti i fenomeni fisici dell'universo materiale. 
Eppure le sue scoperte sono andate perfino oltre questo, fino ad unificare le due branche del sapere umano, quella scientifica e quella umanistica, che negli ultimi hanno seguito strade disgiunte con risultati disastrosi per la cultura e la vita su questo pianeta.
Eppure... eppure... 
Ma allora come mai non si insegnano le sue teorie nelle scuole? 
Come mai non vengono usate nelle ricerca, nella tecnica, nella cultura? 
Come mai non c'è un monumento in suo onore in ogni città d'Italia? 

Quando ero più giovane e ingenuo questa constatazione mi sconvolgeva; poi ho scoperto le ragioni profonde degli avvenimenti, ed ora ciò non mi meraviglia più.

Questa nostra società è basata su una cultura totalmente materialista, e tutto ciò che non è in linea con essa viene ignorato. “Purtroppo” egli parla anche di percezioni e di spirito e questo alla cultura materialista non piace. Non è che le sue dimostrazioni e le sue formule matematiche siano sbagliate: semplicemente non piacciono! 
Così non vengono confutate, vengono semplicemente ignorate.

Nella sua monumentale “Teoria delle Apparenze” unifica tutti i fenomeni fisici di questo universo in un'unica, ben nota equazione: F=m·a
Forza uguale massa per accelerazione. Dato che velocità si esprime come spazio nell'unità di tempo (es.: 1 Km all'ora) e l'accelerazione come velocità nell'unità di tempo (ad es. 1 Km.all'ora ogni ora), senza occuparci troppo delle esatte formule matematiche, possiamo notare che nel calcolo della forza sono coinvolte solo tre grandezze: massa, spazio e tempo. 
Quando una massa in movimento colpisce il soggetto, crea l'accelerazione di una massa, che noi percepiamo come forza.
Ma F può essere tranquillamente sostituita con qualsiasi altra percezione: vista, udito, gusto, ecc...
Quindi questa formula rappresenta il punto d'incontro tra la realtà oggettiva e soggettiva, tra percepente e percepito. A destra è rappresentato l'universo (l'oggetto), a sinistra l'uomo (il soggetto).
In altre parole dice che l'impatto di un flusso, cioè di una massa in movimento (materia attraverso lo spazio e il tempo), col soggetto percepente, è la “sostanza oggettiva”, il substrato su cui noi creiamo le percezioni di forza, calore, suono, colore, sapore, ecc... che a loro volta sono considerate la realtà che viviamo.

P.S. Recentemente ho avuto l'onore di tenere una conferenza su Marco Todeschini, scienziato e filosofo, proprio a Valsecca, suo paese natale.



Primo Convegno Nazionale del Circolo di Psicobiofisica del 29 aprile 2012

Motore Todeschini

2 commenti:

  1. Shipov e Akimov hanno fatto una "teoria del vuoto" che fa anchessa un unificazione. Hanno costruito anche motori con "propulsione inerziale" cioé dove non c'è reazione e il movimento del mezzo non avviene grazie all'attrito! questa è una dimostrazione del motore di Tolchin (che ha usato shipov per dare una delle tante validazioni della sua teoria del vuoto), ma ce ne sono molte altre.
    http://www.youtube.com/watch?v=aQWpP51mcr4

    RispondiElimina
  2. "Ma F può essere tranquillamente sostituita con qualsiasi altra percezione: vista, udito, gusto, ecc... - "

    Ossignur, che cantonata, da quando la vista l'udito e il gusto si misurano in Newton ? Il Mondini poi, noto per la sua tesi dell'effetto placebo della ricotta nel cancro al seno, che si improvvisa scienziato e scrive formule senza senso alla lavagna è uno spasso..

    RispondiElimina