mercoledì 26 novembre 2014

Parigi la città più amata dagli studenti. Milano apprezzata dai cacciatori di teste

Il capoluogo lombardo 36esimo (era al 24esimo posto lo scorso anno). È però molto apprezzato dai cacciatori di teste. Sul podio Melbourne e Londra

di Antonella De Gregorio

Parigi: il sogno. Melbourne, qualità di vita. Londra, cosmopolitismo e buone opportunità di lavoro. Sono queste le città migliori del mondo per gli studenti, quelle in cui vivono più felici o dove vorrebbero studiare. Il podio, conquistato grazie a un ventaglio di buone università, alla qualità della comunità studentesca, alla vivibilità, è frutto dell’elaborazione annuale di Qs, l’istituto di ricerca inglese responsabile del QS World University Rankings ( la classifica delle migliori università al mondo).

Parigi domina per il terzo anno consecutivo la classifica QS Best Student Cities. Milano c’è,
anche se non brilla: è al 36esimo posto, con un netto peggioramento rispetto alla classifica del 2014, che la vedeva 24esima. Le altre italiane, assenti. Uno scivolone di ben dodici posizioni dovuto soprattutto all’inclusione di nuovi criteri, passati da quattordici a diciotto, con una serie di nuove valutazioni sulla sicurezza, l’inquinamento, la trasparenza e l’indice internazionale della corruzione percepita, oltre a un indice del progresso sociale, che misura anche l’inclusione e la tolleranza. Sarebbero proprio queste voci ad aver penalizzato il capoluogo lombardo.

La classifica prende in esame le città con una popolazione di oltre 250mila abitanti e che abbiano almeno due università rappresentate nel QS World University Rankings. Sulla base di questi due requisiti sono 116 la città al mondo che si qualificano; di queste, le prime cinquanta sono entrate in classifica. Tra i dati utilizzati, anche indici dell’Economist, come il Global Liveability Index.

Cacciatori di teste
Ben Sowter, responsabile della divisione ricerca di QS, ha così commentato: «Il QS Best Student Cities è uno strumento pensato per gli studenti e complementare ai rankings universitari. L’esperienza universitaria è intrinsecamente influenzata dal luogo in cui si svolge e questo è particolarmente vero e importante per gli studenti Internazionali». E sul posizionamento di Milano nella graduatoria, ha aggiunto: «L’eccellenza della capitale finanziaria italiana si evince da un elemento importante. Nonostante la crisi e il tasso di disoccupazione dei giovani neolaureati, le università locali riscuotono un livello di apprezzamento significativo da parte dei recruiter. Milano infatti ottiene il suo punteggio migliore proprio nell’indicatore “employer activity”».

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