mercoledì 11 giugno 2014

I superguanti del Pentagono per soldati alla «Mission: impossible»

Il progetto Z-Man: palette e guanti che sorreggono il peso di un soldato su una parete di vetro

di Eva Perasso



L’Uomo Ragno, dopo anni di prove e test di laboratorio, potrebbe finalmente diventare reale: gli ultimi test svolti dal Pentagono infatti hanno dimostrato come sia possibile per un uomo arrampicarsi sui muri e aggrapparsi ai vetri con il solo ausilio delle mani e di piccole palette adesive (come Tom Cruise che scala il grattacielo Burj Khalifa in Mission: impossible-Protocollo fantasma). I risultati ottenuti ricordano le imprese fantascientifiche del supereroe della Marvel, ma ancor più si riconducono agli esempi della natura: è proprio il geco,
campione di sospensione e agilità, l’animale imitato e usato come esempio.

L’esempio del geco
La prova del nove è avvenuta nei laboratori di Draper a Cambridge, Massachusetts, dove da anni si lavora, grazie ai contributi del Darpa (Defense Advanced Research Projects Agency), a una sostanza speciale che possa reggere e sorreggere grandi pesi mentre si sta scalando una parete. Qui un uomo di circa cento chili di peso, zavorrato ulteriormente con altri 22 kg, ha scalato senza corde una parete di vetro alta oltre 7 metri. Con un solo ausilio: speciali palette costruite con polimeri altamente avanzati in grado di sorreggere l’intero peso, ancorare l’uomo al vetro, staccarsi e spostarsi in altezza per permettergli di arrivare in cima alla sua scalata. Proprio come accade nella storia dei fumetti a molti supereroi, ma anche e soprattutto imitando la forza e le movenze del geco, il piccolo rettile che è in grado di aderire a qualsiasi tipo di superficie, per via delle cosiddette setae posizionate sulle sue zampe, ma anche di cadere e atterrare con una pronta presa della parete e ancora, di restare in sospensione, ancorato a una sola zampa mentre l’intero corpo ciondola per via della forza di gravità.



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